L’ansia è uno stato emotivo spiacevole e associato a sofferenza, in cui si percepiscono:
irrequietezza,presentimento di un pericolo imminente, incapacità a ritrovare la serenità. L’ansia va considerata una normale componente della nostra vita psichica, che di base ci aiuta a reagire in situazioni esterne di pericolo o comunque di allarme.
L’ansia è quindi un aspetto fisiologico della nostra vita che ci guida a rispondere più prontamente e con la giusta attenzione a imprevisti o difficoltà. Interrogazioni a scuola, esami all’università, colloqui di lavoro, riunioni importanti sono tutti esempi di situazioni in cui possiamo sentirci in ansia, ed è tutto normale.
L’ansia ha una componente psichica (senso di preoccupazione, paura che qualcosa possa non andare bene, timore di non fare una buona figura o di fallire), e una componente fisica (aumento della sudorazione, tachicardia, insonnia, vertigini).
Il confine tra un’ansia normale e un’ansia patologica non è spesso facile da stabilire. Alcune caratteristiche dell’ansia ci possono guidare. Quando sentiamo di perdere il controllo delle nostre emozioni, quando abbiamo così tanta paura di esporci ad una determinata situazione da sentirci bloccati o estremamente angosciati.
L’ansia patologica può spingerci a evitare situazioni che dovrebbero essere normali, come usare l’autobus o la metropolitana, stare in luoghi affollati come i supermercati, avere un normale rendimento a scuola.
In sostanza, l’ansia quando è patologica rende più difficile la nostra vita, sia a livello personale che sociale sottraendoci  la nostra serenità.

 

 

Come si può presentare l’ansia patologica?

I “disturbi d’ansia” possono presentarsi in molti modi diversi.
L’ansia può essere molto intensa ma breve (Attacchi di Panico) oppure essere meno dirompente ma prolungata (Ansia Generalizzata), oppure essere limitata ad uno specifico oggetto o situazione.
Gli ttacchi di panico sono episodi di intensa paura o sofferenza che raggiungono rapidamente una elevata intensità. Gli attacchi di panico causano in chi li prova una intensa angoscia e uno stato di allarme logorante e continuo.
L’ ansia generalizzataè caratterizzata dalla presenza di preoccupazioni eccessive  in occasione di attività quotidiane, scolastiche o lavorative  che normalmente non la richiederebbero (per esempio uno spostamento o un viaggio da affrontare,anche una semplice vacanza …).
La fobia specificaè caratterizzata da un timore eccessivo e inadeguato di esporsi ad un determinato oggetto o situazione. Tra le fobia specifiche  ricordiamo la fobia degli animali (fisiologica nell’infanzia e solo in alcuni casi presente in età adulta), la fobia del sangue (si distingue dalle altre fobie per il tipo di risposta all’esposizione, caratterizzata da ipotensione, bradicardia, svenimenti), la fobia degli eventi atmosferici (fenomeni naturali quali lampi, tuoni, vento e oscurità sono motivo di timore in  numerose persone, ma nei soggetti fobici causano risposte ansiose molto intense).
L’oggetto o la situazione associati al disturbo sono motivo di timore per numerose persone, ma i soggetti fobici sono intimoriti a tal punto da sviluppare condotte invalidanti quali non uscire di casa, avvertire un costante stato di tensione, evitare la situazione fobica a tutti i costi anche se essa è molto comune (es, incontrare un cane). L’evitamento può diventare un comportamento gravemente invalidante nei casi in cui l’oggetto sia diffuso e di facile reperimento. L’esposizione allo stimolo fobico è molto difficile da sopportare, può causare reazioni violente e disorganizzate, oscillanti tra la fuga e il blocco psicomotorio.
La fobia sociale è un disturbo caratterizzato dal timore eccessivo di esporsi a situazioni in cui l’individuo è esposto al giudizio degli altri.
La persona affetta teme di apparire imbarazzata, inadeguata, ridicola e i sintomi sono quelli tipici di una crisi ansiosa: tachicardia, sudorazione, vertigini, difficoltà a respirare. L’evitamento delle situazioni sociali può causare un progressivo isolamento, accompagnato da sentimenti di vergogna, impotenza, paura e rabbia.
La fobia sociale, se non curata, può impedire di condurre una vita normale e tende a cronicizzarsi.
Il disturbo post-traumatico da stress nasce dall’esposizione ad un trauma psichico, cioè ad un evento che ha implicato la morte, la minaccia di morte, gravi lesioni all’intergrità fisica propria o di altri. L’evento traumatico viene rivissuto costantemente tramite ricordi spiacevoli e ricorrenti o sogni riguardanti l’evento. Possono inoltre presentarsi episodi dissociativi di flashback, cioè sensazioni di rivivere l’esperienza traumatica sotto forma di incubi o fantasie ad occhi aperti.
I disturbi d’ansia, se non curati, tendono a persistere generando un elevato livello di sofferenza ed interferendo sulla qualità della vita e delle relazioni, oltre che sul rendimento scolastico o lavorativo.
Chi soffre di un disturbo d’ansia cerca, comprensibilmente, di adattarsi ad esso, minimizzando le situazioni fonti di ansia, evitandole. Tuttavia le situazioni evitate (il traffico, i luoghi affollati, le situazioni sociali, i luoghi chiusi) possono diventare così estese da limitare fortemente la vita e il benessere di chi ne soffre.
L’ansia non curata può poi complicarsi con stati di demoralizzazione fino a vere e proprie fasi di depressione. L’utilizzo di alcol a scopo ansiolitico può essere inizialmente un tentativo di autocura, a cui fare particolare attenzione.

 

 

Che cos’è un attacco di panico?

Gli attacchi di panico sono fasi di ansia molto forte a rapida evoluzione, caratterizzati da più sintomi  tra cui:

  • -palpitazioni, tachicardia,
  • -sudorazione,
  • -tremori,
  • -sensazione di soffocamento,
  • -dolore o fastidio al petto,
  • -nausea o disturbi addominali,
  • -sensazione di sbandamento, instabilità o testa leggera o svenimento,
  • -sensazione di irrealtà o di essere distaccati da se stessi,
  • -paura di morire,
  • -brividi o vampate di calore.

Gli attacchi di panico sono molto difficili da sopportare, si associano a sintomi fisici che spesso spingono la persona a recarsi in Pronto Soccorso o ad effettuare numerosi accertamenti organici, per esempio cardiologici.
Se da un lato è assolutamente corretto escludere che siano in corso dei disturbi fisici che mettono a rischio la salute, dall’altro l’esito negativo di tutti gli accertamenti deve orientare verso un disturbo psichico quale il disturbo di panico.
Il disturbo di panico insorge tipicamente tra l’adolescenza e la giovane età adulta.
I soggetti affetti da disturbo di panico hanno spesso familiari affetti dallo stesso disturbo, a conferma della origine biologica della predisposizione a tale malessere.
Il disturbo di panico è oggi assolutamente curabile ed è associato ad una prognosi ottimale di remissione della sintomatologia.
Ciò è reso possibile dalla disponibilità di terapie efficaci, che restituiscono alla persona affetta uno stato di benessere e serenità.
La terapia farmacologica si basa sull’utilizzo farmaci sicuri ed efficaci che garantiscono una via rapida verso la guarigione ed una rimodulazione dei canali dell’ansia, finalizzata a riportare questa riposta emotiva nei limiti fisiologici.

 

 

Che cos’è il disturbo ossessivo-compulsivo?

Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo d’ansia con caratteristiche peculiari.
Il disturbo ossessivo-compulsivo è dominato dalla presenza di ossessioni e compulsioni, che vengono vissute dalla persona che ne soffre come assurde e distuIl disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo d’ansia con caratteristiche peculiari.
Il disturbo ossessivo-compulsivo è dominato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni, che vengono vissute dalla persona che ne soffre come assurde e disturbanti ma a cui non riesce a sottrarsi.
Le ossessioni sono idee, impulsi o immagini ricorrenti che si intromettono nel pensiero senza che vengano ricercate (pensieri intrusivi).
Le più comuni ossessioni riguardano i temi di contaminazione, di dubbio, di controllo, o di impulsi aggressivi, cioè pensare di poter ipoteticamente fare del male a qualcuno. Chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo si trova tipicamente a pensare ad una catastrofe imminente, al timore della malattia di un parente, all’impulso solo pensato di poter fare del male a qualcuno o ai propri pensieri blasfemi.
Le compulsioni sono comportamenti  o atti mentali che un individuo mette in atto per prevenire o ridurre l’ansia associata a pensieri ossessivi, oppure alla possibilità che avvenga un evento grave e temuto.
Le più comuni compulsioni riguardano il lavare, il contare, il controllare, il richiedere continue rassicurazioni.
Lo scopo delle compulsioni è quello di tentare di ridurre l’ansia associata a ad un evento  una situazione temuta (per esempio, i rituali di pulizia, di controllo, di ordine).
Lo stato emotivo predominante è costituito da una marcata ansia, che viene temporaneamente alleviata dalle compulsioni, ma appunto solo temporaneamente. Bisogna infatti sottolineare che né i pensieri ossessivi, né le compulsioni sono ragionevolmente associate a fatti concreti o utili, e sembrano continuamente rigenerarsi al di là della volontà di chi ne è affetto.
Il disturbo ossessivo-compulsivo, se non curato, tende ad espandersi, riducendo progressivamente i margini di libertà del pensiero e generando un intenso stato di sofferenza.
Il disturbo ossessivo-compulsivo è oggi curabile, grazie alla possibilità di utilizzare farmaci specifici ed efficaci, che consentano di ottenere un sollievo rapido dal malessere sia esso causato da ossessioni, compulsioni o entrambe. rbanti ma a cui non riesce a sottrarsi.
Le ossessioni sono idee, impulsi o immagini ricorrenti che si intromettono nel pensiero senza che vengano ricercate (pensieri intrusivi).
Le più comuni ossessioni riguardano i temi di contaminazione, di dubbio, di controllo, o di impulsi aggressivi, cioè pensare di poter ipoteticamente fare del male a qualcuno. Chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo si trova tipicamente a pensare ad una catastrofe imminente, al timore della malattia di un parente, all’impulso solo pensato di poter fare del male a qualcuno o ai propri pensieri blasfemi.
Le compulsioni sono comportamenti  o atti mentali che un individuo mette in atto per prevenire o ridurre l’ansia associata a pensieri ossessivi, oppure alla possibilità che avvenga un evento grave e temuto.
Le più comuni compulsioni riguardano il lavare, il contare, il controllare, il richiedere continue rassicurazioni.
Lo scopo delle compulsioni è quello di tentare di ridurre l’ansia associata a ad un evento  una situazione temuta (per esempio, i rituali di pulizia, di controllo, di ordine).
Lo stato emotivo predominante è costituito da una marcata ansia, che viene temporaneamente alleviata dalle compulsioni, ma appunto solo temporaneamente. Bisogna infatti sottolineare che né i pensieri ossessivi, né le compulsioni sono ragionevolmente associate a fatti concreti o utili, e sembrano continuamente rigenerarsi al di là della volontà di chi ne è affetto.
Il disturbo ossessivo-compulsivo, se non curato, tende ad espandersi, riducendo progressivamente i margini di libertà del pensiero e generando un intenso stato di sofferenza.
Il disturbo ossessivo-compulsivo è oggi curabile, grazie alla possibilità di utilizzare farmaci specifici ed efficaci, che consentano di ottenere un sollievo rapido dal malessere sia esso causato da ossessioni, compulsioni o entrambe.

 

 

Quale specialista si occupa della cura dei disturbi d’ansia?

Lo Psichiatra è un medico specializzato nella cura del malessere psichico, sia esso lieve o meno.
La medicina continua a fare progressi nello studio dei disturbi psichici e nell’identificare strategie di cura la cui efficacia sia comprovata da studi clinici e ricerca continua.
E’ importante rivolgersi ad uno Psichiatra per ottenere una diagnosi specifica, che tenga conto che sintomi simili possono essere presenti in modo aspecifico in disturbi molto differenti tra loro.
L’ansia è uno comune esempio di un sintomo che si può associare, per esempio,  a disturbi depressivi o a disturbi della personalità, oppure costituire un disturbo d’ansia primario.
La diagnosi differenziale dell’ansia è il primo passo da cui partire.
In un clima sereno e accogliente, lo Psichiatra raccoglierà la vostra storia clinica e tutte le informazioni necessarie per effettuare la diagnosi più accurata e impostare la cura più efficace.
I disturbi d’ansia, così come molte altre condizioni di sofferenza psichica, sono assolutamente curabili.
L’obbiettivo della cura dei disturbi d’ansia deve essere il recupero del pieno benessere, il più rapidamente possibile.
Sono oggi a disposizione dello Psichiatra e dei pazienti numerose terapie farmacologiche, sicure ed efficaci, che garantiscono una rapidità di azione sui sintomi e un sollievo fondamentale a restituire la speranza della guarigione.
La scelta della strategia di cura deve nascere all’interno di un rapporto di fiducia con il proprio medico, e deve basarsi sulla possibilità di essere informati sulle diverse scelte terapeutiche, sia farmacologiche che psicoterapiche.
Lo Psichiatra può collaborare in modo costruttivo ed efficace con gli psicoterapeuti, riducendo lo stato di sofferenza acuta della persona e permettendo quindi una maggiore efficacia della stessa psicoterapia.
Lo Psichiatra è un medico specializzato nella cura del malessere psichico, sia esso lieve o meno.
La medicina continua a fare progressi nello studio dei disturbi psichici e nell’identificare strategie di cura la cui efficacia è comprovata da studi clinici e ricerca continua.
E’ importante rivolgersi ad uno Psichiatra per ottenere una diagnosi specifica, che tenga conto che sintomi simili possono essere presenti in modo aspecifico in disturbi molto differenti tra loro.
L’ansia è uno comune esempio di un sintomo che si può associare, per esempio,  a disturbi depressivi o a disturbi della personalità, oppure costituire un disturbo d’ansia primario. Bisogna anche dire che l’ansia talvolta rappresenta un sintomo aspecifico che se non ben identificato e qualificato può esporre il paziente a terapie sbagliate se non dannose.
La diagnosi differenziale dell’ansia è il primo passo da cui partire.
In un clima sereno e accogliente, lo Psichiatra raccoglierà la vostra storia clinica e tutte le informazioni necessarie per effettuare la diagnosi più accurata e impostare la cura più efficace.

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